Roberta Ponte
Dalla Svizzera nuovo dispositivo per diagnosticare i tumori....dall'alito
Una nuova speranza nella lotta contro il cancro arriva dalla Svizzera. Un team internazionale di ricercatori, in collaborazione con il Politecnico federale di Losanna, ha testato un nuovo dispositivo su pazienti del Centro di trapianto di Losanna. Il dispositivo portatile è stato sviluppato per permettere una diagnosi precoce del tumore individuando nell’alito la presenza di determinati tipi di cancro.
Tumore del colon retto
Per lo screening del tumore del colon-retto sono impiegati due tipi di test:
- la ricerca del sangue occulto nelle feci (SOF)
- la rettosigmoidoscopia.
L’esecuzione periodica di questi esami può salvare molte vite.
Il test di screening utilizzato dalla quasi totalità dei programmi di screening è il test SOF, eseguito ogni 2 anni nelle persone tra i 50 e i 69 anni.
L’esame, estremamente semplice, consiste nella raccolta di un piccolo campione di feci e nella ricerca di tracce di sangue non visibili a occhio nudo. Le eventuali tracce di sangue sono infatti un indizio della presenza di lesioni che possono, in futuro, degenerare in forme tumorali maligne.
Una piccola parte dei programmi di screening attivi in Italia (TRA CUI QUELLO DEL PIEMONTE) utilizza, al posto della ricerca del sangue occulto, la rettosigmoidoscopia, che consiste nella visualizzazione diretta, tramite una sottile sonda, dell’ultima parte dell’intestino, dove si sviluppa il 70% dei tumori.