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Allergia stop con l'autovaccino

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deviSapereChePiccolo


"Se anche voi fate parte del gruppo di italiani, 1 su 3, che soffre di allergie stagionali o croniche vi sono davvero ottime notizie sul fronte della cura non solo dei sintomi.Se proprio non ce la fate più con il soccorso degli antistaminici, vi invito a leggere con attenzione la proposta di cura tutta italiana che ho trovato per voi. BUONA LETTURA!"

Drssa COSIMA COPPOLA

 

L'esercito degli allergici avanza sempre più numeroso e un italiano su 3 ne fa parte. Anche la lista dei prodotti ricchi di istamine, le sostanze responsabili di allergie, si va allungando: formaggi fermentati, alcune specie di pesce, vino, birra...; il problema dell'allergia, in Italia è in costante aumento e nonostante le nuove formulazioni di antistaminici siano sempre più efficaci, rimangono pur sempre una risoluzione monentanea dei tipici sintomi del prurito in gola e continui starnuti che, svanito l'effetto dei farmaci, tornano a ripresentarsi.


Esiste però una valida cura a lungo termine e punta dritta al sistema immunitario.


«I traguardi odierni raggiunti dalle terapie immunitarie fissano l’asticella sempre un po’ più in alto. Basti guardare all’immunoncologia e a quanto siano aumentate le aspettative di sopravvivenza dei malati, grazie ai farmaci immunologici» spiega il dottor Samorindo Peci, endocrinologo e direttore scientifico del Centro di Ricerca e Formazione Scientifica, Cerifos, di Milano. «Ma non solo, anche per le allergie oggi sappiamo che una cura per essere efficace e a lungo termine deve puntare a rinforzare le difese immunitarie dell’individuo, per questo da anni, io e l’équipe del Centro di Ricerca e Formazione Scientifica, Cerifos, che dirigo, pratichiamo una terapia che in Germania ha una lunga tradizione alle spalle- spiega lo specialista-. Scopo della cura è liberare le citochine, che altro non sono che un insieme di proteine secrete da diverse cellule, fondamentalmente dal sistema immunitario, come risposta ad uno stimolo immunologico, per migliorare le difese. Per farlo, ed è qui la vera svolta nel campo delle allergie, si utilizza il sangue del paziente. L’autovaccino, nome della preparazione farmaceutica che viene somministrata nel paziente, così non ha alcun effetto collaterale, visto che non si tratta di un elemento estraneo al corpo che può interferire con le sue funzione, ma di un elemento proveniente dall’organismo stesso che altro non fa che sostenerle. Il principio che guida le nostre pratiche è sostenere la fisiologia. D’altronde basta volgere lo sguardo alla natura e vedere cosa accade quando l’uomo tenta artificialmente di alterarla, per rendersi conto di cosa può accadere all’interno del nostro organismo, quando si tenta di modificarlo. Lo scopo della medicina non deve essere quello di curare modificando, ma di curare “sostenendo”.


Ma come agisce questa terapia? «Gli antigeni, una volta penetrati negli strati subepiteliali della mucosa, per un complesso meccanismo, attivano la formazione degli anticorpi che aumentano le risposte immunitarie» spiega il dottor Peci. Questa pratica, dati alla mano, ha dimostrato finora di essere in grado di migliorare i sintomi allergici, specialmente quando sono cronici, e quindi invalidanti, e di essere efficace nel lungo termine. «A differenza delle cure tradizionali, la cura ha anche altri vantaggi: ad esempio, per procedere non è necessario conoscere antigene e allergene, né fare un test allergologico, non ci sono limiti di età e l’inizio della terapia è possibile anche in fase acuta» chiarisce il dottor Samorindo Peci.


«Ad oggi esiti positivi si sono avuti anche in casi di altre patologie come la spondilite anchilosante, la sindrome di Sjögren, lupus eritematoso sistemico, artrite reumatoide, colite ulcerosa, tiroidite Hashimoto, morbo di Crohn e fibromialgia. In questo momento, infatti, presso Cerifos, una squadra di biologi è al lavoro per continuare ad esplorare le potenzialità della cura e verificare gli eventuali ulteriori campi di applicazione nei quali può essere vantaggiosa».