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Virus HPV: necessario parlare di vaccinazione universale

 Vaccino-anti-hpv

IL Presidente dell’AIFA - Agenzia Italiana del farmaco -, Sergio Pecorelli, è intervenuto all’evento organizzato dal Ministero della Salute "La Sanità in Italia: falsi miti e vere eccellenze" .

Nel corso della tavola rotonda dal titolo "Alla salute ci penserò domani" è stato chiamato ad esprimersi sulle malattie sessualmente trasmissibili e, a proposito dei luoghi comuni sulla contraccezione diffusi tra le nuove generazioni, ha ribadito "Le regole sono importanti, come sempre nella vita, e la prima è quella di una corretta prevenzione. Non è vero che la pillola anticoncezionale protegge da queste malattie, come molti credono. È fondamentale sapere quali sono le armi a disposizione per una prevenzione efficace e tempestiva.Tra queste proprio il vaccino contro il Papilloma Virus, erogato gratuitamente dal nostro SSN, che rappresenta un difesa importante contro malattie gravi, come il cancro del collo dell'utero e le patologie testa-collo. È poi fondamentale che la vaccinazione sia effettuata non solo dalle ragazze ma anche dai coetanei di sesso maschile per giungere alla eradicazione della malattia".

I dati aggiornati pubblicati dall' OMS - Organizzazione Mondiale della Sanità - sui papillomavirus umani (HPV),mostrano quanto siano estremamente comuni in tutto il mondo. Ne esistono oltre 100 tipi, di cui 13 sono definiti ad alto rischio e collegati all’insorgenza di diversi tumori. L’Agenzia Italiana del Farmaco sostiene da tempo l’importanza di una adeguata informazione e responsabilizzazione dei cittadini italiani ed europei sulle attività di prevenzione e, in particolare, sulla vaccinazione, uno degli interventi preventivi più efficaci e sicuri, che comporta benefici diretti alla persona sottoposta a vaccinazione e ha risvolti positivi anche sul resto della comunità. Per questo la vaccinazione contro l'HPV deve essere sempre più universale.

Sulla diffusione dell'HPV in Italia, Istituto Superiore di Sanità e il Centro Nazionale di Epidemiologia riportano i dati seguenti, derivati studi condotti in Italia in donne di età tra 17 e 70 anni, in occasione di controlli ginecologici di routine o dei programmi di screening regionali:

- una prevalenza di un tipo qualsiasi di HPV compresa tra il 7% e 16%. Aumento della prevalenza al 35-54% nelle donne con diagnosi di citologia anormale, per raggiungere il 96% in caso di displasia severa o oltre.

La prevalenza delle infezioni da Hpv varia con l’età: è più elevata nelle giovani donne sessualmente attive, mentre un secondo picco di prevalenza si nota nelle donne intorno alla menopausa o dopo. 

Dal quadro generale dell'OMS sull'HPV emergono alcuni punti salienti:

-almeno 13 dei 100 tipi di HPV sono CANCEROGENI;

- l’HPV si trasmette principalmente attraverso il contatto sessuale e la maggior parte delle persone sono infettate dall’HPV poco dopo l'inizio dell'attività sessuale;

- due tipi di HPV (16 e 18) causano il 70% dei tumori del collo dell'utero e delle lesioni cervicali precancerose

- ci sono  evidenze che collegano l'HPV con tumori dell'ano, della vulva, della vagina e del pene 

- i vaccini contro l'HPV 16 e 18 sono disponibili in molti Paesi

 

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  • Che cos’è il papilloma virus?

    Il papillomavirus umano (HPV) è la più comune infezione virale del tratto riproduttivo. La maggior parte delle donne e degli uomini sessualmente attivi in un dato momento della loro vita sono vulnerabili al virus e alcuni possono essere ripetutamente colpiti dall’infezione.

    Il momento temporale p

    Che cos’è il papilloma virus?

    Che cos’è il papilloma virus?

    Il papillomavirus umano (HPV) è la più comune infezione virale del tratto riproduttivo. La maggior parte delle donne e degli uomini sessualmente attivi in un dato momento della loro vita sono vulnerabili al virus e alcuni possono essere ripetutamente colpiti dall’infezione.

    Il momento temporale più pericoloso per contrarre l’infezione sia per le donne che per gli uomini è poco dopo essere stati sessualmente attivi. Esistono varie tipologie di infezione da HPV e molte non causano particolari problemi. La maggior parte dei pazienti affetti dal papillomavirus non presenta né sintomi né problemi di salute ad esso collegati: nel 90% dei casi il sistema immunitario distrugge l’HPV naturalmente nel giro di due anni.Solo una piccola percentuale di infezioni con alcuni tipi di HPV può persistere e progredire in cancro.Il cancro cervicale è di gran lunga la più comune malattia correlata all’ HPV: quasi tutti i casi di cancro del collo dell'utero possono essere attribuiti a infezione da HPV.

    Altri tipi di papilloma virus sono in grado di provocare il cancro del collo dell’utero ed anche altre forme di tumori, meno comuni ma gravi, che ad esempio colpiscono la vulva, la vagina, il pene, l’ano e alcune zone della testa e del collo (lingua, tonsille e gola).

    In alcuni casi, poi, alcuni tipi di papillomavirus possono causare condilomi genitali, sia negli uomini sia nelle donne; più raramente si formano anche papillomi nella gola (papillomatosi respiratoria ricorrente, RRP).

  • L’OMS raccomanda un approccio di tipo globale e integrato per la prevenzione ed il controllo del cancro del collo dell'utero.

    La prevenzione comprende interventi da attuare nel corso della vita.

      • vaccinazione per l’HPV delle ragazze di età compresa tra 9-13 anni, ovvero prima che diventino ses

    Raccomandazioni OMS sulla prevenzione dell'HPV

    L’OMS raccomanda un approccio di tipo globale e integrato per la prevenzione ed il controllo del cancro del collo dell'utero.

    La prevenzione comprende interventi da attuare nel corso della vita.

      • vaccinazione per l’HPV delle ragazze di età compresa tra 9-13 anni, ovvero prima che diventino sessualmente attive.

    Altri interventi preventivi raccomandati per i ragazzi e le ragazze sono:

    -educazione alle pratiche sessuali sicure;

    -promozione e fornitura di preservativi per chi ha già un’attività sessuale;

    -avvertimenti sull'uso del tabacco, che spesso inizia durante l'adolescenza, e che è un fattore di rischio importante;

    -circoncisione maschile.

    Le donne che sono sessualmente attive dovrebbero essere sottoposte a screening per cancro cervicale e lesioni pre-cancerose a partire dai 30 anni di età

 

Fonte: Aifa